Oltre la staccionata: lo spirito guida dello skateboard

Quante volte nei film ambientati in California hai visto sullo sfondo, o come protagonisti, personaggi che sfrecciano per i marciapiedi delle loro città sullo skate? Questa attività, così in voga oggi, presenta una storia tanto recente, quanto affascinante.

 

Lo skateboard è uno sport, ma anche uno stile di vita, in cui l’aspetto più importante non è riuscire a stare in equilibrio, ma imparare a cadere. È stato proprio questo il problema più grande che hanno dovuto affrontare gli inventori di questa disciplina all’inizio degli anni ‘60: i surfisti californiani. Questi, stufi di aspettare che le onde del mare si alzassero sufficientemente, iniziarono ad allenarsi anche a terra con “tavole a rotelle”. Abituati a cadere nell’acqua, puoi solo immaginare i lividi che si sono procurati rotolando sul fondo delle piscine vuote, dove si riunivano per fare pratica.

 

È merito di questa avvincente storia se le prime tavole da skateboard e l’abbigliamento streetwear sono arrivati sugli scaffali dei negozi e se lo stile dello skater continua, ancora oggi, a influenzare il mondo della moda. L’ulteriore diffusione a livello globale di questo sport è merito sia del più famoso skater californiano, Tony Hawk, che della recente introduzione dello stesso nelle Olimpiadi di Tokyo di questa disciplina.

 

Tra tricks, ollies, flips e salti mortali, lo skateboard si distingue in diverse specialità: lo street- skating, il vertical-skating, le specialità di “velocità”, il longjump e il freestyle. La forma e la dimensione delle tavole variano a seconda della singola categoria.

 

Ovviamente, il modo migliore per conoscere davvero questo mondo è esercitarsi e sperimentarlo sulla propria pelle. Perciò, munisciti del corretto equipaggiamento e recati nel parco più vicino per fare pratica; chissà magari sarai proprio tu la prossima stella di questo sport, in grado di saltare la famosa “staccionata”!

 

Lucia Mazzolari